venerdì 2 aprile 2010

Se io, se tu, se noi...

Il volo di un gabbiano, un fiore che sboccia, uno specchio senza vetro.
La carezza di una mamma, una bambola di pezza, il cuore, l'amore.
Ascoltare, capire, non essere capiti, un pescatore, la luna nel mare.
Una candela, un incubo, svegliarsi, ridere, e poi parlare
Una fotografia sbiadita, una moto lanciata a tutta velocità, dominare.
Un bimbo, una clessidra, il cielo, le corde di un violino, una luce.
Gridare, correre, gioire, e poi soffrire.
Un buon vino, il tintinnio della pioggia, un orologio senza tempo, in un cassetto senza un piede.
La tempesta dopo la quiete, un passero solitario, un fiore su di un ramo secco.
Un altare senza prete, un matrimonio, una casa senza tetto.
Un ruscello, un vicolo, il soffio del vento, un limone spremuto a metà.
La cenere, la neve ai monti, una lettera mai ricevuta.
La rotonda sul mare, la pagina bruciata di un vecchio libro, un profumo senza fragranza.
Una bici arrugginita, un pallone bucato, un fiume di parole.
Un addio, un ritorno.
L'incresparsi del cielo, una scarpa rotta, un nodo in gola, una lacrima.
Una nuvola nera, una associazione di idee, il dubbio, un bacio negato.
Le stelle, un gomitolo di lana, due delfini, un sogno realizzato.
La noia, due occhi blu, l'argento, la sabbia.
Il colore giallo, lo sfogo, la furia, la conoscenza,
Un crocifisso, una canzone, una marionetta, un fucile scarico.
Il buio, il carattere, il petrolio, le guerre, la moda, un altalena, i pensieri.
Lo scompenso, la delusione, una porta che si chiude, una che si apre.
Il potere, i potenti, la democrazia, il nichilismo.
I soldi, la fame, un viaggio senza ritorno, un perché.
Il trapasso, l'intelligenza, lo stupire.
Pregare per non ascoltare, il chiedere, il non ricevere, la gente!
Un sorriso, un pianto, la domenica di sabato.
Il senso della vita, l'adeguasi, rassegnarsi; Il tripudio dell'uomo.
I perché, gli istanti.
Il lento scorrere del tempo attenua la tristezza.

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