Dal nulla, si materializza come d'incanto. Un delicato sospiro si apre la via ed inizia ad assaporare l'inesplorato. All'inizio tentennando, poi d'improvviso, con furia, si catapulta nelle viscere dell'intorno, senza freno, nella conoscenza dell'essere attraversato dalle molteplici ambiguità circostanti. La meraviglia, la scoperta, l'incostante adeguatezza nel non mai seguire un conduttore di idee o pensieri. L'inappropriato cercare un senso o dovere, costretto da tutti a seguire. La voglia di scaraventare la monotona normalità, giù, da un burrone senza fine.
Vita resa impotente dai devastatori delle potenzialità altrui, pregiudizi affrettati e giudizi senza cognizione di causa. Ma l'uomo conferma l'ipotesi di un'esistenza basata su di un' immorale apparenza.
C'è un cuore, una testa, un'anima, non fatela morire. Combattere per quello che si è e non per quello che bisogna essere.
Vita, non lasciare il vuoto nella mia fine.
Rosario
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